La storia

 

L’Istituto Comprensivo “Renato Moro” attualmente comprende cinque plessi, suddivisi in tre complessi edilizi: Leonida, Moro, Livatino e Fonte.

La sua storia è, comunque, più antica dal momento che esso è il risultato dell’unione di due Istituti Scolastici preesistenti e ubicati a poca distanza l’uno dall’altro: il I Circolo Didattico, sorto nel 1967 e la Scuola Media Leonida, il cui anno di costruzione risale al 1977.

Entrambi gli Istituti hanno rappresentato per il territorio tarantino un punto di riferimento importante per la crescita culturale di questo territorio. La successiva unione nell’anno scolastico 2012/2013, con la nascita dell’Istituto Comprensivo “Renato Moro”, è stata la naturale evoluzione di un polo scolastico che assume come impegno culturale forte quello di introdurre nella scuola le innovazioni possibili in ambito pedagogico e didattico, coniugando la tradizione con le possibili avanguardie educative. Esso si inserisce nel territorio tarantino come una risorsa fondamentale che mira alla realizzazione di una comunità che assume come valori fondanti la Cultura, la Legalità e la Sostenibilità, pilastri dell’Offerta Formativa dell’Istituto. In virtù di questo, infatti, oltre alle “storiche sedi Renato Moro e Leonida, i plessi scolastici ubicati in via Alto Adige, sono stati intitolati a due figure-simbolo di Legalità e Sostenibilità: il giudice-ragazzino Rosario Livatino e l’assessore alla cultura del Comune di Nardò (Lecce) Renata Fonte, entrambi vittime di mafia.

Attualmente, i cinque plessi dell’Istituto Comprensivo sono impegnati in azioni continue di ammodernamento degli ambienti di apprendimento, introducendo innovazioni tecnologiche per la creazione di aule interattive, di aule con setting predisposti per incentivare le relazioni collaborative e cooperative, di spazi di condivisione   offrendo agli studenti un’ampia gamma di esperienze significative di apprendimento.